TENSEGRITA’ O
LA GEOMETRIA DEL CORPO

“Il libro della Natura può davvero essere scritto
nei caratteri della geometria”

-Platone-

Possiamo stupirci della geometria del corpo sia a livello macroscopico,
nel corpo come un intero, sia a livello microscopico,
nella danza tra struttura cellulare e matrice extracellulare.

Il termine Tensegrità è stato coniato dalla frase
“integrità della tensione” dal designer R.Buckminster Fuller, che lavorava
sulle strutture originali dell’artista Kenneth Snelson.

Si riferisce a strutture che mantengono la loro integrità grazie soprattutto
ad un equilibrio di forze di trazione continue attraverso la struttura,
invece di appoggiarsi su forze di compressioni continue.
Sebbene ogni struttura sia alla fine tenuta insieme da un equilibrio
tra tensione e compressione, le strutture a tensegrità, secondo Fuller,
sono caratterizzate da tensione continua e compressione locale.

Esse non sono confinate al corpo, ma a vari sistemi naturali,
e sono massimamente efficienti.

Con l’immagine principale di questa pagina possiamo considerare il corpo
nello spazio tridimensionale, ed immaginare di applicare una compressione,
dove essa spinge in fuori verso le parti di trazione,
le quali a loro volta spingono in dentro.
Un gioco che rende le strutture di tensegrità più elastiche
e stabili rispetto a strutture di compressione continua.

In altre parole se si desidera cambiare la relazione tra le ossa,
si cambia l’equilibrio della tensione attraverso i tessuti molli
e le ossa si ridisporranno esse stesse.

Nel lavoro del Rolfing® questo viene attuato nella sequenza delle 10 sedute,
ed oltre, per ripristinare l’allineamento congruente della struttura corporea.

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MARIA CRISTINA CRIVELLARI

Massofisioterapista

Via E.Rainusso 90, 41124 – Modena
Studio Rolfing c/o Studio Corpore Mente
P.IVA 02420240364

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